La gestione dei rifiuti richiede una pianificazione complessiva che metta in relazione tra loro le diverse componenti del territorio, in un processo che conduce ad una destinazione d’uso dello spazio utile per la vita di una comunità organizzata. Da dequalificante destinazione d’uso, che nel passato ha spesso interessato siti residuali anche con modalità improprie, lo smaltimento dei rifiuti diventa quindi processo che genera nuove destinazioni d’uso.
Gli atti pianificatori e progettuali connessi alla gestione ed alla realizzazione degli impianti di smaltimento possono contribuire al disegno del territorio integrandosi nelle strutture della forma urbana (intesa come l’insieme dei luoghi rispetto ai quali la comunità manifesta interesse) e non deve essere solo conseguenza di esclusioni, di mascheramenti o di forzature dettate dall’emergenza (Linee Guida CTD, 1997).
La necessità di inserire le opere per l’ingegneria sanitaria e ambientale in una pianificazione relazionata con il territorio, i suoi paesaggi e spazi aperti, urbani e extraurbani, richiede un’attività progettuale integrata e transdisciplinare.
In quest’ottica, gli aspetti tecnici in passato di pertinenza prevalente dell’ingegneria civile e ambientale, possono creare una interessante sinergia con l’architettura.
Gli architetti oggi svolgono un ruolo marginale nella progettazione degli edifici industriali. Nello specifico contesto dei rifiuti, ad eccezione di alcuni rari casi, gli architetti restano inspiegabilmente esclusi dalla concezione, progettazione e realizzazione delle grandi opere ad esso correlate (termovalorizzatori, discariche, impianti di trattamento, sistemi per la raccolta di rifiuti nelle città, ecc).
La Waste Architecture, l’Architettura per i Rifiuti, è un filone progettuale nuovo e poco esplorato che promette di animare un interessante confronto tra esperti di architettura, ambiente, pianificazione e progettazione urbana.
Uno dei principi ispiratori della Waste Architecture è che “attraverso il confronto di saperi multidisciplinari, che si fondono in un’opportuna combinazione di aspetti tecnici, architettonici e ambientali, è possibile sfruttare i processi di gestione dei rifiuti più avanzati per generare nuove unità urbane, connotate da nuovi valori sociali (Abálos, 2017)”.
‘Waste Architecture Platform’ nasce nel 2015, con l’obiettivo di mostrare le potenzialità inespresse dell’Architettura in questo ambito e contribuire a restituirle il ruolo fondamentale che essa può svolgere nella corretta evoluzione e gestione di questo tipo di progetti, dalla pianificazione iniziale fino alla completa realizzazione dell’opera.
‘Waste Architecture Platform’ è un progetto articolato concepito come un contenitore di iniziative dedicate all’architettura per l’ambiente e per le opere legate alla gestione, alla raccolta ed allo smaltimento dei rifiuti. Nasce da un’idea dello Studio Arcoplan con l’obiettivo di sviluppare una serie di iniziative che coinvolgono esperti di ambiente, architettura, pianificazione, progettazione urbana e territoriale nell’ambito di seminari, tavoli di lavoro, workshop di progettazione, pubblicazioni etc.